Piatto della tradizione toscana, senza una vera a propria lista degli ingredienti ufficiale... ognuno ha la sua ed essendo un piatto di recupero, potete usare le verdure che avete, stagionali e di recupero. L'importante è che ci sia il cavolo nero, quindi è una zuppa prettamente invernale. Si chiama ribollita perchè veniva riscaldata dopo averla preparata. La prima preparazione è più immediata e liquida e si chiama minestra di pane, quello che avanza e viene riscaldato i giorni seguenti diventa la ribollita.

Ingredienti (base)
400 g di fagioli cannellini o piattellini
2 cipolle rosse
4 carote
1 porro
1 testa di cavolo verza
1 mazzo di cavolo nero
pane toscano/panaccio raffermo
olio evo q.b.
sale q.b.
sale speziato al rosmarino e salvia q.b.

Mettere a bagno i fagioli durante la notte in due litri di acqua, aggiungere acqua per ricoprire i fagioli che ne avranno assorbita molta, cuocere a fuoco lento fino a farli diventare morbidi. Frullare i fagioli, aggiungere la cipolla tritata grossolanamente, la verza, il porro e le carote a rondelle.
A metà cottura aggiungere il cavolo nero tagliato a strisce e salare. Finire di cuocere e aggiungere il pane raffermo a tocchetti. Lasciare poi riposare durante la notte.
Riscaldare preferibilmente in una ciotola in forno, aggiungere olio evo e pepe, volendo anche della cipolla rossa a crudo.
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